mercoledì 17 marzo 2010

La moda passa, lo stile resta



Per alcune ragazze, l'indice di femminilità è già evidente dall'infanzia. Piccole bambine dagli abitini deliziosi si preoccupano se il vestito della Barbie è male abbinato ai tacchi di plastica, o se lo smalto che ha messo loro la mamma è scheggiato. Il loro colore preferito è ovviamente il rosa, come segnaposto alla scuola materna scelgono un fiorellino. Per altre, l'indice di femminilità è inversamente proporzionale all'età che hanno: più gli anni passano, e più queste acquistano confidenza con il mondo rosa, gaio e confettoso dell'Essere Donna. Ovviamente io appartengo alla seconda categoria: il mio colore preferito era il verde; odiavo le gonne perché non riuscivo a correre bene quando le indossavo (tant'è che ho iniziato a metterle solamente da due anni); non ci tenevo per niente al mio aspetto, mi sentivo cool con i capelli a Santa Maria Vergine e indossavo tute acetate Adidas; giocavo con le Barbie, va bene, ma preferivo correre fuori a inventarmi qualcosa non appena fosse sbucato dal cielo un raggio di sole. Io la Femminilità, intesa nel vero senso del termine, l'ho acquistata solamente da poco. Ora amo i fiocchi (li metterei dappertutto, un'ossessione), mi piace che il make-up sia impeccabile, leggo Glamour ed Elle, ho lo specchietto e il rossetto sempre in borsa, ho capito cosa significhi Eleganza. L'Eleganza, vi spiego, non è la collana di perle o il tailleur. Ci possono essere tailleur che eleganti non sono per niente, per esempio. Secondo me, essere eleganti significa in realtà sapere affrontare il mondo con classe. L'eleganza è, insomma, uno stile di vita: gli Eleganti sono raffinati e colti, e non lo sono solamente perché vestono Chanel e Jimmy Choo. A proposito di questo ci tengo a precisare che non sempre la marca fa acquisire stile ad una persona, anzi. Molte volte il marchio in evidenza è sinonimo di rozzo, di voler dimostrare "chi può" e "chi non può". L'eleganza è un atteggiamento: vuol dire sapersi comportare bene nel mondo, con gli altri, con gentilezza ed educazione, una qualità che ormai sembra persa nella notte dei tempi, e dimostrare una particolare sensibilità verso ciò che ci circonda. Avere classe non vuol dire alzare il mignolo mentre si sorseggia una tazza di tè (giammai, per favore!), ma magari, questo tè, offrirlo ad un'amica che sta attraversando un momento difficile. Non è apparenza, è un modo d'essere che si riflette in ciò che facciamo, nel modo in cui ci atteggiamo e affrontiamo la realtà. Coco Chanel, a cui devo il titolo di questo post, è riuscita dal nulla a crearsi un impero, sfuggendo da una non di certo rosea situazione: lei per me è un'icona, un modello di vita, mica tanto per il tubino nero (però guadagna punti), quanto per come ha saputo sollevarsi da una vita difficile, uscirne fuori a testa alta ed essere ricordata per l'eternità.

3 commenti:

Drica ha detto...

Che bello questo post!!!!! Hai stra-ragionissima riguardo l'eleganza..nonostante adori Chanel, Dior & Company (non per nulla ho dedicato loro il mio blog), sono pienamente d'accordo con te quando dici che la classe non è tanto ostentare qualcosa in più rispetto agli altri, quanto uno stile di vita, non necessariamente proporzionale allo status sociale.

the plastic pose ha detto...

@Drica: ma grazie :D Infatti, hai capito in pieno quello che volevo dire ;)

BIBI ha detto...

Cara tresor...
sei proprio la mia affine! Non ho nient'altro da aggiungere.
F a n t a s t i c a te e quello che scrivi!
LuvU

Ps: Glamour & Elle li leggo sempre anch'io ;)