lunedì 19 aprile 2010

assignment6

L'Assignment 6 dato dal prof. Formiconi tratta dell'utilizzo di PubMed, un sito in grado di rispondere in modo più che esauriente ad ogni tipo di quesito, scientifico e non. Il prof. chiede di utilizzare questo efficiente motore di ricerca per rispondere ad una nostra domanda, per eseguire una ricerca su qualcosa che ci interessa, oppure semplicemente per capire quante informazioni possa contenere una banca-dati virtuale, che viene aggiornata ogni giorno. Sì, perché i risultati che emergono dalla ricerca di un singolo termine sono numerosissimi e, se la ricerca non è ben mirata, possono spaziare anche su argomenti correlati strettamente o alla lontana. A proposito di ciò consiglio, prima di effettuare qualunque ricerca sul sito, di leggere il tutorial scritto da Renato Fianco, della Biblioteca della Sezione di Psichiatria e Psicologia Clinica dell'Università di Verona, che dà ottime indicazioni sul corretto utilizzo di PubMed, in modo da poter sfruttare appieno le sue potenzialità. Per quanto mi riguarda, ho deciso di usare questo interessante sito per soddisfare una mia 'curiosità scientifica': perché lo sbadiglio è contagioso? Me lo sono sempre chiesta, e sempre me lo chiedo quando vedo qualcuno vicino a me che, in seguito ad un mio sbadiglio, immediatamente si porta la mano alla bocca per coprirne uno proprio, la lacrimazione degli occhi che aumenta, quel momentaneo senso di smarrimento e sonnolenza. Ebbene, ho cercato sul motore di ricerca 'yawning and contagious'. Gli articoli più disparati sono emersi dalla mia ricerca, da quelli sugli sbadigli di cani e scimpanzé a quelli sulla diagnosi di autismo su un bambino che, per l'appunto, non è "contagiato" da uno sbadiglio vicino. Varando diversi titoli, sono approdata all'articolo più inerente alla mia domanda: Contagious yawning and the brain. L'articolo, prima di tutto, pone in evidenza il fatto che il "contagio" dello sbadiglio è un fenomeno ormai appurato e risaputo, quindi prosegue dicendo che (purtroppo!) ancora ci sono ignoti i substrati neurali coinvolti. Tuttavia è confermato che la visione di uno sbadiglio provoca un'unica attività neurale nella corteccia cingolata posteriore e nel precuneo. Termina dicendo che, molto probabilmente, il tutto è collegato alla rete neurale coinvolta nell'empatia. Poiché non ho trovato, perlomeno in questo articolo, una risposta soddisfacente alla mia domanda, ho proseguito la ricerca, soffermandomi su Yearning to yawn: the neural basis of contagious yawning. In questo non viene accreditata una possibile relazione tra il contagio dello sbadiglio e il nostro MNS (sistema dei neuroni a specchio), che abbina l'osservazione dell'azione e la sua immediata esecuzione. Piuttosto, si pensa che ci possa essere un collegamento con l'amigdala, responsabile quindi di questo particolare fenomeno. In entrambi gli articoli viene specificato l'utilizzo della fMRI (risonanza magnetica funzionale) per lo studio sul contagio dello sbadiglio. Sembra dunque che ancora non siano ben chiari i meccanismi che ci inducono a sbadigliare alla vista di qualcun altro accanto a noi che sbadiglia; tuttavia posso affermare con sicurezza che la lettura degli articoli proposti da PubMed può dare spunti diversi e interessanti su cui riflettere, giungendo così ad una personale opinione di questo singolare fenomeno.

2 commenti:

franciq ha detto...

davvero interessante giù, effettivamente il dilemma dello sbadiglio attrae e lascia sconcertate un gran numero di persone, me compreso!! se mai trovassi una risposta dimmelo.. :)

the plastic pose ha detto...

Vero?
E' uno dei grandi misteri, insieme al possibile stratagemma usato da Babbo Natale per infilarsi nel camino, o al motivo inspiegabile per cui il Crystal Ball in pubblicità funziona tanto bene e poi nella realtà si affloscia miseramente non appena gonfiato. :D