lunedì 24 maggio 2010

assignment7

La parola OER potrebbe portare erroneamente a pensare alla sigla della compagnia di volo nazionale uzbekistana, o all'onomatopea per un colpo di tosse. Niente di tutto ciò. OER sta infatti per Open Educational Resources: materiale per approfondire e ampliare le proprie conoscenze in qualsiasi ambito si voglia. Dove trovarlo? Su Internet e, come se non bastasse, gratis. La conoscenza a costo zero è uno delle conseguenze più positive a cui ha portato la diffusione di Internet. Così si può avere accesso a lezioni di chitarra, chiarimenti su qualche concetto che non abbiamo ben capito a lezione, corsi di lingua straniera e d'arte pagando semplicemente la connessione. L'unico svantaggio è sicuramente quello di non avere una figura-guida, un insegnante che ci segua nel cammino che abbiamo deciso di intraprendere, ma c'è anche da dire che, chi si affida ai corsi online, ne è consapevole: un ragazzo che desidera dedicare la propria vita e carriera alla recitazione, di certo non consulterà esclusivamente le OER per la sua formazione, ma si affiderà ad un corso di teatro. Per chiarire invece un dubbio che ci assilla a proposito di qualunque argomento (trattato a lezione o no), le OER sono perfette, una risorsa - per l'appunto, che non credevo potesse esistere. Svolgendo innumerevoli ricerche sul web, mi sono accorta che si può trovare veramente di tutto. Poiché una delle mie passioni è cucinare, mi sono chiesta se ci fossero corsi dedicati proprio alla cucina. Domanda retorica, ne ho trovati a migliaia. Da corsi per principianti, che a malapena sanno cuocere un uovo al tegamino (come questo) a corsi in inglese (come questo) a corsi con ricette a più largo spettro (come questo). Insomma, le OER sono una vera e propria miniera da sfruttare: spiegazioni articolate si accompagnano a video ben girati per togliere ogni dubbio e insegnare. A questo punto per cena potrei anche cimentarmi nel sushi, perché no?

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